Prevenire, Recuperare e riciclare attrezzature da pesca: arriva Oceanets

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Sommario

Costruire un modello di economia circolare basato sul riciclo di rifiuti marini per ottenere un nuovo prodotto di alta qualità nell’industria tessile. E’ l’idea di Oceanets, un progetto per recuperare e riciclare le ingenti quantità di attrezzature da pesca lasciate negli oceani: ogni anno circa 640.000 tonnellate di queste attrezzature vengono perse o abbandonate in mare e ci vogliono fino a 600 anni per biodegradarsi.

Perdere o scaricare in mare reti e attrezzi da pesca può essere molto dannoso per la vita sottomarina. Questi rifiuti continuano ad intrappolare pesci e altre forme di vita, come le tartarughe, e soffocano i fondali dei mari distruggendo l’habitat naturale di molte specie. E’ il cosiddetto fenomeno del “ghost fishing” (pesca fantasma). Inoltre rappresentano un rischio per la navigazione perché si impigliano nelle eliche dei motori e causano seri danni alle imbarcazioni. Infine, e non ultimo, sono fonte di inquinamento per il mare, già flagellato da tonnellate e tonnellate di plastica, e uno spreco di risorse.

Si tratta però di materiali che, se recuperati, possono essere utili in altro modo: con 150-180 cm di fibra tessile, ottenuta per il 90% da reti da pesca, si possono ottenere 50 metri lineari di filo di alta qualità. Da qui è nato Oceanet, progetto che ha lo scopo di prevenire, recuperare e riciclare attrezzature da pesca per creare una nuova attività economica e sostenere un nuovo modello di business.

Il team di Oceanets, d’accordo con l’industria della pesca, ha ideato anche un nuovo strumento digitale che, attraverso un sistema di informazione online costantemente aggiornato, mette in sicurezza le attrezzature dei pescherecci, ne previene la perdita e ne consente la geolocalizzazione per il recupero. Lo strumento è stato perfezionato e testato da un gruppo di 10 skipper e da capitani di pescherecci che operano nel porto di Vigo.

Questo ambizioso progetto ha visto la partecipazione di diversi settori economici come quello dell’industria della pesca, dell’industria chimica e digitale ma anche la sensibilizzazione e il coinvolgimento  di categorie che operano direttamente nei mari come i pescatori e gli skipper. Oceanets ha anche proposto workshop per aumentare la consapevolezza degli uomini del mare. La loro collaborazione, infatti, si è rivelata fondamentale per la realizzazione del progetto. 

Oceanets è stato realizzato da un consorzio di società capitanate da AIMPLAS Istituto tecnologico per le materie plastiche con sede a Valencia. Come associazione no-profit, mette a disposizione le proprie competenze e ricerche nel campo dei prodotti termoplastici e termoindurenti per aiutare le aziende del settore della plastica a sviluppare nuovi prodotti e ad aumentare la loro competitività attraverso l’innovazione. E’ con questo progetto che, a dicembre del 2021, ha vinto il Premio Impresa e Sostenibilità nella categoria Ambiente, istituito dal Banco Sabadell y Levante-EMV. Un importante riconoscimento all’impegno imprenditoriale valenciano per un’economia sostenibile. 

 

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