Al via una nuova edizione di Ecomondo 2022, l’evento di riferimento in Europa, per la transizione ecologica, l’economia circolare e rigenerativa, che si terrà nel complesso fieristico di Rimini dall’8 all’11 Novembre 2022. La manifestazione, che si svilupperà in più giornate, darà il giusto spazio ai numerosi workshop, seminari e conferenze tenute da relatori nazionali ed europei del mondo accademico. Saranno presenti anche istituzioni e industrie.
Questa sarà la 25esima edizione, organizzata dal Comitato Tecnico Scientifico diretto da Fabio Fava dell’Università di Bologna e del quale fanno parte istituzioni, aziende, ricercatori e esperti del settore.
Quattro sono le macro aree tematiche su cui si concentrerà Ecomondo 2022:
- Gestione e valorizzazione dei rifiuti quindi trasformazione in materia prima seconda
- Bioeconomia circolare e bioenergie (Blue economy)
- Trattamento e gestione della risorsa idrica
- Bonifica, riqualificazione dei siti contaminati ed industriali dismessi e rischio idrogeologico.
È da questi argomenti che potranno essere sviluppate necessità normative e opportunità sul piano della transizione ecologica sia a livello nazionale che internazionale.
Molteplici saranno gli argomenti trattati, in particolare per gli interessati al secondo punto informiamo sulla giornata dedicata alla Blue Economy: “Rigenerazione delle aree costiere e dei porti e adattamento ai cambiamenti climatici”.
L’appuntamento sarà Martedì 8 Novembre 2022 dalle ore 14:00 fino le ore 17:30 e prevederà numerosi approfondimenti sui temi legati alla rigenerazione e riqualificazione delle aree costiere e dei fronti mare in chiave di adattamento e migliore resilienza ai cambiamenti climatici. La rigenerazione complessiva e la messa in sicurezza dei sistemi costieri si ottiene attraverso progetti integrali “multi-obiettivo.” Questi mirano a garantire ai territori costieri lo sviluppo sostenibile, il rilancio turistico e la qualità e la sicurezza abitativa, dal punto di vista sociale e ambientale.
L’obiettivo di Ecomondo oggi come per i prossimi anni è quello di continuare a creare occasioni di dialogo tra associazioni di categoria, decisori politici, università e imprese virtuose, con lo scopo di poter trovare e condividere soluzioni di sostenibilità sociale, economica e ambientale.