Il 19 novembre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ospitato il 2° forum Space & Blue, un evento dedicato a esplorare le sinergie tra la space economy e la blue economy, due settori emergenti che rappresentano il futuro per l’Italia e il suo ruolo nel Mediterraneo.
L’incontro ha ribadito la centralità di una visione integrata per affrontare le sfide globali, valorizzando le tradizioni italiane in ambiti come la nautica, l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica. L’obiettivo principale del forum è stato avviare un dialogo tra istituzioni, imprese e università per costruire strategie comuni e rafforzare la competitività del Paese.
Priorità Strategiche
Durante l’evento, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza strategica di includere la space economy e la blue economy nel progetto Made in Italy 2030. Questo piano si propone di identificare le opportunità emergenti, rafforzando la capacità industriale e tecnologica del Paese.
Il ministro ha evidenziato come queste due economie siano strettamente legate a sfide globali, dalla sostenibilità ambientale alla sicurezza tecnologica, e ha spiegato che il governo sta lavorando a un Libro Verde, un documento aperto a consultazioni pubbliche che definirà le politiche future.
Il Mediterraneo come Risorsa
Il Mediterraneo, da sempre al centro delle strategie economiche italiane, è un laboratorio naturale per sviluppare soluzioni sostenibili che possano essere applicate anche su scala globale. La blue economy è in continua espansione, trainata da settori come la nautica, il turismo costiero e la pesca sostenibile. Tuttavia, rimangono delle sfide legate all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, che richiedono interventi immediati. Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato l’importanza di approcci responsabili e lungimiranti:
Una delle iniziative più rilevanti in questo ambito è la proposta di istituire un’agenzia nazionale per la sicurezza delle attività subacquee, che regolamenti le operazioni militari e civili, consolidando la posizione dell’Italia come leader in Europa.
L’Italia meglio dell’UE sulla Space Economy
L’Italia si distingue anche nella space economy, un settore che genera ricadute positive sull’industria e sulla ricerca. Negli ultimi anni, il governo ha avviato progetti ambiziosi, tra cui una legge innovativa per regolamentare le attività spaziali, un primato a livello nazionale e un modello che potrebbe ispirare future normative europee.
La tecnologia spaziale, inoltre, si intreccia con le necessità della blue economy. L’uso di satelliti per monitorare gli oceani e le coste permette di gestire meglio le risorse marine e affrontare problemi come l’inquinamento e l’innalzamento del livello del mare.
Il Futuro dell’Italia
Il tema centrale del forum è stato l’interazione tra spazio e mare, due dimensioni che offrono possibilità uniche per affrontare le sfide del futuro. La combinazione delle due economie è un’opportunità per posizionare l’Italia come leader in settori chiave dell’innovazione tecnologica.
Secondo Musumeci, la forza dell’Italia risiede nella capacità di mettere in rete istituzioni, imprese e università:
Il forum ha inoltre sottolineato l’importanza di creare una governance solida e di investire nella formazione delle nuove generazioni, per preparare il Paese alle esigenze di un mercato in costante evoluzione.
Un percorso nazionale
L’evento si è chiuso con uno sguardo alle prossime tappe: il percorso del Forum Space & Blue proseguirà con edizioni future che toccheranno il Sud, il Nord e il Centro Italia. Ogni territorio sarà coinvolto nella costruzione di una strategia nazionale che miri a valorizzare le eccellenze locali e a creare nuove opportunità di sviluppo. Spazio e mare non sono più solo confini da esplorare, ma le nuove frontiere del Made in Italy, dove tradizione e innovazione si incontrano per garantire un futuro sostenibile e competitivo.