Anche i pesci mangiano gli insetti?

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Sommario

Sì! Anche i pesci si nutrono di insetti.

Merito della startup italiana denominata Ittinsect, che si posiziona in prima linea nel settore della Blue Economy, al fine di contrastare la sovrapesca di tonnellate di pesce volto a diventare mangime per gli stessi.

 

In che modo?

Ittinsect punta a sostituire  le farine di pesce con mangimi sostenibili ad alto valore nutritivo, ricavati mediante il trattamento di insetti, microalghe e sottoprodotti agricoli.

Il team di Ittinsect, costituito da biologi, ingegneri, biotecnologi, ci ha visto lungo: i mangimi tradizionali presentano infatti dei valori nutrizionali minori rispetto a quelli ottenuti da insetti, riuscendo quindi a risparmiare per la normale alimentazione dei pesci.

Ma ancora, questa pratica contribuisce ad una riduzione delle emissioni di CO2eq, zero sprechi grazie all’economia circolare in grado di riciclare e riutilizzare, interrompendo il circolo di microplastiche, mercurio ed altre sostanze tossiche per l’organismo umano, che di norma vengono assimilate dagli organismi alimentati con la tipica farina di pesce.

Ultimo ma non per importanza, Ittinsect mira a diminuire la pesca eccessiva, salvaguardando in questo modo l’ecosistema marino.

Di pari passo con il modello economico della Blue Economy, la giovane ed innovativa realtà di Ittinsect svolge un ruolo attivo nella creazione di un futuro più rispettoso e sostenibile, centrando appieno gli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030.

 

Oggi infatti, spiega il chief technology officer Andrea D’Addazio, l’acquacoltura richiede fino a quindici milioni di tonnellate di pescato per produrre i mangimi necessari alla produzione.

L’obiettivo della nostra startup è quello di andare a sostituire queste farine e questi prodotti che vengono direttamente dal mare con farine d’insetti ed altre fonti proteiche innovative ma anche con alcuni sottoprodotti agricoli derivanti, quindi da altre filiere, che vengono opportunamente trattati con processi biotecnologici affinchè possano essere idonei ad essere utilizzati come ingredienti”.

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Elena Casagrande
Elena Casagrande, 22 anni. Studentessa del corso "Comunicazione d'Impresa e Ufficio Stampa 4.0" della Fondazione ITS Servizi alle Imprese. Ama la natura, la compagnia ed imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. In redazione è curiosa, frizzante, organizzata e versatile.
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